Sono dell'opinione che chiunque parli in un qualche modo sul tema del viaggio è giusto che citi naturalmente Kerouac e la restante marmaglia di beat generation.
Ma se si parla (vedi parentesi sopra) di pompe di benzina non si può non parlare di Pier Vittorio Tondelli. E se si è, per di più, reggiani questo omaggio diventa quasi un obbligo morale.
Nel suo racconto Autobahn (Altri Libertini, 1980) l'autogrill diventa un'oasi nella quale affogare in solitudine la scoglionatura - gli scoramenti, come li chiama lui - dove un camion luminoso può trasformarsi in una giostra zingara e l'autostrada del Brennero in una speranza, come una nuova via della seta.
Tutto questo mi ha fatto venire in mente un certo Mirko Roglia che nel suo racconto Battere la cecità (Io & Tondelli, 2007, insieme di racconti di giovani scrittori emiliani in omaggio a PVT) ci regala secondo me una splendida pagina di letteratura che va assolutamente a braccetto con tutto quello visto sotto l'isolato San Rocco:
«Io mi diverto per come la voglia di comunicare e tirar tardi, unita a quella tipica cordialità un po' ansiosa che hanno i modenesi e gli emiliani in genere, produca effetti di questo genere: una squallidissima pompa di benzina trasformata in balera all'aperto. Alle volte mi sento veramente di benedirla questa provincia emiliana...» [e continua] «Per questa filosofia non è raro il sorriso, la chiacchiera, la bevuta in compagnia, non è raro portare il gelato alla sconosciuta segretaria del piano di sopra con la quale hai scambiato poche parole tutta la vita, non è strano riunirsi attorno al tavolaccio del norcino durante il ritrovo rituale e lieto della p'caria o raccontarsi fole sopra il carro tremante delle pere mentre stai attento a non rompere il picciolo.»
Oasi nella notte // Jack Kerouac // Pier Vittorio Tondelli // Mirko Roglia
América Latina, Fútbol, Rock'n'Roll
19 maggio 2010
16 maggio 2010
Lap Dance. Funny & burlesque clip
LAP DANCE (Williams/Explosion) June 16th, BMI/Dirty Shirt, BMI - From the album Xtra-Acme USA, 1999 - With Andre Williams (vocals) - Recorded by Steve Albini at Electrical, Chicago - Mixed with Greg Talenfeld at Waterworks NYC
Video made by youtube's - probably amateur - user Showmethepeepee
JON SPENCER BLUES EXPLOSION
The Blues Explosion is an American alternative rock trio, formed in 1990 and based out of New York City, New York. Their musical style is rooted in punk, blues rock and garage rock, and sometimes borrows from rockabilly, soul, noise rock, and rhythm & blues.
ANDRE WILLIAMS
Andre "Mr. Rhythm" Williams (born Zephire Andre Williams in Bessemer, Alabama, on November 1, 1936) is an American R&B and punk blues musician who started his career in the 1950s at Fortune Records in Detroit.
JENNIE LEE
Born in Kansas City. Billed as "The Queen of The Educated Torso" the specialty of this buxom babe was tassel twirling. Her joy of performing is visible in her every photo. And her brains were as ample as her balcony, which she proved as The President of the American Guild of Variety Artists and the founder of The Exotique Dancer's League.Xtra-Acme // Andre Williams // Jennie Lee
11 maggio 2010
Blues Explosion vs Futurism
"The essential elements of our poetry
shall be courage, audacity and revolt."
The Futurist Manifesto of 1910
Dirty Shirt Rock'n'Roll // Futurist Manifesto
10 maggio 2010
La disobbedienza anarchica di Henry David Thoreau
Henry David Thoreau (Usa 1817 - 1862) - scrittore, attivista, intellettuale e filosofo - è una delle menti più lucide e critiche che l'America ci abbia mai consegnato. Forse è per questo che fu anche uno dei più sottovalutati. Il suo pensiero era legato al movimento trascendentalista tipicamente americano, che si rifaceva ai legami sociali fra individuo e natura dai quali estrapolava condotte pratiche per la sopravvivenza.
Thoreau viene accostato inoltre all'idea anarchica, concretamente ad una forma di anarchismo individualista dell'ottocento che consisteva nell'accostamento al significato romantico dei gesti e delle azioni in natura, un significato che li ponesse su di un piano esplicitamente politico. Queste caratteristiche si possono trovare già in Walden ovvero Vita nei boschi (1854), il suo scritto più famoso. Per questo venne avvicinato alle idee di Josiah Warren, un anarchico radicale fortemente legato al territorio, che fu capace di costituire varie comunità libertarie nel nord-est degli Stati Uniti che si fondavano su un particolare tipo di mutualismo.
Uno dei tratti sicuramente più importanti del pensiero di Thoreau - e che qui mi interessa mettere in luce - è la sua posizione critica nei confronti dei governi e dello Stato, espressa soprattutto nel saggio Disobbedienza Civile (1849). Qui sostiene una concezione "ciclica" del destino umano, una sorta di rivoluzione graduale per la quale i governi non si possono abolire immediatamente, ma attraverso vari stadi per arrivare al suo enunciato «il miglior governo è quello che non governa affatto»; esaltando d'altra parte la coscienza umana come contraltare alla coscienza da cittadino. Così come lo Stato fu creato come un espediente, esso «è allo stesso modo suscettibile di abusi e di deviazioni», creando leggi ingiuste. Dunque, con un passaggio fondamentale:
Thoreau continua poi condannando la guerra statunitense-messicana del 1846-48 e in particolare la presenza di un esercito invasore manifestando così quella che è la vera natura dello Stato: la forza fisica, anziché le qualità intellettuali o morali. Critiche violente sono poi mosse nei confronti della legge marziale e del ruolo inutile delle prigioni, che lui stesso aveva conosciuto per essersi rifiutato di pagare tasse che sarebbero andate a finanziare la guerra, facendo nascere così un archetipo conflittuale basato stavolta sulla non-violenza che verrà ripreso in modo sostanziale da un altro scrittore anarchico, "un certo" Lev Tolstoj e, il secolo successivo, dalle due figure centrali del movimento non-violento: Mahatma Gandhi e Martin Luther King.
Disobbedienza Civile [Socialismo Libertario]
Thoreau viene accostato inoltre all'idea anarchica, concretamente ad una forma di anarchismo individualista dell'ottocento che consisteva nell'accostamento al significato romantico dei gesti e delle azioni in natura, un significato che li ponesse su di un piano esplicitamente politico. Queste caratteristiche si possono trovare già in Walden ovvero Vita nei boschi (1854), il suo scritto più famoso. Per questo venne avvicinato alle idee di Josiah Warren, un anarchico radicale fortemente legato al territorio, che fu capace di costituire varie comunità libertarie nel nord-est degli Stati Uniti che si fondavano su un particolare tipo di mutualismo.
«Non ho alcun rispetto, né per le fatiche, né per il podere di colui che porterebbe al mercato persino il paesaggio e il suo Dio, potesse ricavarne qualcosa; che va al mercato per il suo dio, il guadagno, e sul cui podere non c'è nulla che cresca liberamente; i cui campi non danno messe, i cui prati non danno fiore, i cui alberi non producono frutti ma dollari; colui che non ama la bellezza dei suoi frutti i quali, per lui, sono maturi solamente quando trasformati in denaro.»
Uno dei tratti sicuramente più importanti del pensiero di Thoreau - e che qui mi interessa mettere in luce - è la sua posizione critica nei confronti dei governi e dello Stato, espressa soprattutto nel saggio Disobbedienza Civile (1849). Qui sostiene una concezione "ciclica" del destino umano, una sorta di rivoluzione graduale per la quale i governi non si possono abolire immediatamente, ma attraverso vari stadi per arrivare al suo enunciato «il miglior governo è quello che non governa affatto»; esaltando d'altra parte la coscienza umana come contraltare alla coscienza da cittadino. Così come lo Stato fu creato come un espediente, esso «è allo stesso modo suscettibile di abusi e di deviazioni», creando leggi ingiuste. Dunque, con un passaggio fondamentale:
«Lasciate che la vostra vita faccia da contro-attrito per fermare la macchina. Ciò che devo fare è accertarmi, in ogni caso, che non mi sto prestando al male che condanno.»
Thoreau continua poi condannando la guerra statunitense-messicana del 1846-48 e in particolare la presenza di un esercito invasore manifestando così quella che è la vera natura dello Stato: la forza fisica, anziché le qualità intellettuali o morali. Critiche violente sono poi mosse nei confronti della legge marziale e del ruolo inutile delle prigioni, che lui stesso aveva conosciuto per essersi rifiutato di pagare tasse che sarebbero andate a finanziare la guerra, facendo nascere così un archetipo conflittuale basato stavolta sulla non-violenza che verrà ripreso in modo sostanziale da un altro scrittore anarchico, "un certo" Lev Tolstoj e, il secolo successivo, dalle due figure centrali del movimento non-violento: Mahatma Gandhi e Martin Luther King.
Disobbedienza Civile [Socialismo Libertario]
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