América Latina, Fútbol, Rock'n'Roll

28 marzo 2008

Allen Ginsberg - Urlo & Kaddish

Il libro è diviso in due parti. La prima "Urlo" è una dichiarazione, una voce fremente e veloce dedicata ai suoi amici con la quale racconta il suo tempo un po' bukowskiano - un po' metropolitano - un po' comunista - un po' religioso.
La seconda parte "Kaddish" è una sorta di ode alla madre, alla sua morte che piange ricordando qua e là frammenti di vita vissuta e di vita interrotta fra un manicomio e la lettura della bibbia, delle preghiere ebraiche mischiate agli animi ribelli della beat generation.

L'ho divorato in una mezza giornata, (tanto da volerlo rileggere subito in testo originale), ma è un libro da divorare, sia per la lunghezza sia per il tono con il quale deve essere letto, un tono da cacciatore, fulmineo, come un lampo. Deve essere letto in fretta, in un treno, in auto fra il casello di Modena sud e l'autogrill, tanto sai già che sarà impossibile schiodarti, se prima hai fatto surf, quindi meglio essere preparati.


"Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte da pazzia, morir di fame isteriche nude
strascicarsi per strade negre all'alba in cerca di una pera di furia"

"La chiave è nella finestra, la chiave è nella luce del sole alla finestra - Io ho la chiave - Sposati Allen non prender droghe - la chave è tra le sbarre, nella luce del sole alla finestra."

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