La descrizione accurata di Utopia, le sue leggi, le sue religioni, la città, i mestieri e i rapporti fra i cittadini la rendono agli occhi degli uditori della relazione, e ai lettori, come la migliore forma di repubblica (e unica forma possibile secondo lo stesso Moro), non a caso questo è anche il sottotitolo del libro stesso.
Nonostante durante la lettura del libro alcuni termini siano difficili da comprendere in quanto è scritto in un italiano datato, il libro è ben fatto, diviso tassativamente per capitoli e paragrafi che ripercorrono la descrizione accurata, anche se a volte finisce per annoiare e per ripetersi.
Utopia, se esistesse realmente, sarebbe veramente la migliore (e unica) forma i repubblica, anche se si legge fra le righe un certo perbenismo nella descrizione, che è dato probabilmente dal fatto che la narrazione sia di un luogo lontano e sconosciuto. Migliore forma di repubblica ma non di Stato, o meglio, a mio avviso Utopia non sembra avere la classica forma-Stato, in quanto nella descrizione sono pochi i riferimenti alle autorità e alle istituzioni del luogo, richiamando quasi esclusivamente dei consigli di anziani. Utopia sembra quindi più uno stato libertario che una democrazia o una repubblica.
Dobbiamo sperare?
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