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18 ottobre 2006

L'illegalità della legge anti-terrorismo americana

Come si fa a trasformarsi da “vittime” a carnefici

«È una giornata storica». Così ieri ha esordito il Presidente degli USA Gorge W. Bush quando si è trovato nel Salone d’Oriente (mai nome fu più azzeccato) della Casa Bianca per firmare l’infamante legge americana sui cosiddetti “interrogatori duri”. Dopo un inizio di discorso roboante a nome dei soliti principi strautilizzati e ormai strumentalizzati, quella che dovrebbe essere una legge anti-terrorismo rischia di diventare (e diventerà sicuramente) un’ulteriore smacco nella politica internazionale di Bush.

La legge infatti prevede l’utilizzo di sette metodi da utilizzare negli interrogatori dei presunti terroristi:

1. Ipotermia: sottoporre i detenuti a temperature molto basse
2. In piedi: costringerli a stare in piedi o seduti in posizioni scomode per ore
3. Insonnia: costringerli a restare svegli in luoghi chiusi per periodi prolungati
4. Violenze corporali 1: permette di scuotere i detenuti
5. Violenze corporali 2: permette di prendere a schiaffi in faccia i detenuti (gesto umiliante)
6. Violenze corporali 3: permette di colpire allo stomaco i detenuti
7. Luci e musica: permette di esporre i detenuti a luci abbaglianti e musica ad altissimo volume

Ora… Bush, sempre nel suo prologo ha dichiarato che non si ricorrerà all’uso della tortura, perché contraria ai principi di libertà democratica americani, ma allo steso tempo, oltre ai gruppi per i diritti umani e ai democratici, anche 5 senatori repubblicani hanno manifestato il proprio dissenso indicando che queste nuove norme sono in contrasto con la Convenzione di Ginevra.
Bush vuole necessariamente continuare con il suo solito giochetto: chi può credere ormai alle sue parole? Questi chiamiamoli “metodi di interrogatorio” in realtà sono veri e propri metodi di tortura reiterati: cosa può succedere se accidentalmente un colpo allo stomaco si trasformi in più colpi allo stomaco, o se l’ipotermia è attuata più del dovuto? E chi è che stabilisce i limiti, è previsto un giudice filo-democratico presente ad ogni interrogatorio che verifichi l’esatta applicazione di questa legge? Aldilà del fatto che non si dovrebbe nemmeno parlare dell’opportunità di applicare questa legge, perché contraria ad ogni sia pur minima norma morale e dei diritti dell’uomo. E non scordiamoci che proprio gli americani si sono fatti smaglianti di sevizie, violenze, torture, senza che ci fosse nessuna legge a permetterlo. Figuriamoci ora, che la legge esiste, quanto si possa marciare ricani si sono fatti brillantiiarati terroristi.log, sez stesso Presidente ha dichiarato lasopra questa legge, quante accuse di tortura verranno mosse dalle associazioni umanitarie e altrettante respinte perché si dimostrerà respinteosse dalle associazioni umanitarieche tutto si svolgeva nella illegalità di questa legge!
Per non parlare del fatto che questa legge è applicata, fra gli altri, anche al campo di Guantanamo, del quale lo stesso Presidente ne ha dichiarato l’imminente chiusura; e per non parlare poi dell’impossibilità della difesa esterna dei presunti terroristi (a Guantanamo secondo studi aggiornati solo 2 detenuti su 10 sono membri di Al Qaeda, vedi primi articoli pubblicati su questo blog, sezione politica), ossia di un legale privato, anziché nominato dallo stesso Stato maggiore americano: robe inaccettabili! Così come inaccettabile è l’impossibilità di conoscere i motivi e le prove con cui si è dichiarati terroristi. Prove non disponibili a nessuno, prove vere? Almeno veritiere, signor Presidente?

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