América Latina, Fútbol, Rock'n'Roll

04 settembre 2006

Bob Dylan - Modern Times

Dopo un’interminabile attesa di 5 anni è uscito l’attesissimo “nuovo debutto” di Bob Dylan. Il menestrello del folk-blues americano è tornato con un disco classico che, a differenza del titolo Modern Times, non ha nulla di moderno: la classicità dei suoni di Dylan; intendiamoci, non suoni classici ma suoni alla Dylan, che non smettono mai di stupire per la loro profondità; un disco “al vinile” per chi si è fatto portavoce di una battaglia personale nel senso sentimentale.
Per chi continua ad insinuare che le sue canzoni sono merce da museo dovrebbe ascoltarsi quelle tracce come Thunder on the mountain, When the deal goes down, The levee's gonna break, tracce fantastiche, con una voce che si sta avvicinando sempre di più a Tom Waits, segno e sogno di una vita vissuta.
Bob Dylan è tornato signori, ma non si può dire che se ne sia mai andato: Lui è così, và e viene come e quando vuole, lascia il segno e diserta; non gli si può chiedere nulla di più: Lui è un menestrello, e come ogni menestrello è un’errante. E allora lasciamolo vagabondare, tanto sappiamo che prima o poi ripasserà di qua!


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