Le sue più grandi intuizioni furono probabilmente quelle di riuscire ad applicare le sue conoscenze nel campo dell'urbanistica (era anche architetto) e della sociologia al pensiero anarchico. In sostanza, Ward sostiene che l'Anarchia non sia una forma di organizzazione ipotetica, ma bensì una realtà sociale vivente; non solo: essa sarebbe anche la più efficace forma di organizzazione sociale da sempre esistita che ora si trova schiacciata dal germe capitalistico e gerarchico che attanaglia la società odierna. Da qui la suggestiva descrizione dell'Anarchia come un "seme sotto la neve".
Ward riflette durante le sue pubblicazioni - fra le più importanti Anarchy in Action e Freedom to Go, oltre alla collaborazione e pubblicazione di numerose riviste libertarie come Freedom, A Rivista anarchica e Anarchy - sui caratteri della socialità anarchica intesi come l'utilizzo da parte delle persone di metodi "non ufficiali" come l'autocostruzione, l'occupazione, gli orti urbani, il mutuo appoggio ecc. attraverso i quali soddisfare i propri bisogni e operare un cambiamento in seno ad essa, dirottandola verso l'ideale di società cooperativa.
Link:
Il seme sotto la neve - Intervista di Francesco Codello, rivista Libertaria
L'anarchismo pragmatico di Colin Ward - Supplemento al bollettino n°30, Centro Studi Libertari G. Pinelli
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