América Latina, Fútbol, Rock'n'Roll

15 dicembre 2009

Quella sera a Milano era caldo - quarant'anni fa veniva ucciso Pinelli

 


La storia, come molti sapranno, comincia il 12 dicembre del 1969.
La bomba a Piazza Fontana, come le altre quattro trovate fra Milano e Roma, e i suoi morti svegliano il paese dando l'avvio alla strategia della tensione. A distanza di quarant'anni questi fatti, la loro chiara matrice, le firme indelebili e le loro impunità dovrebbero averci fornito la vera natura del potere: militare, capitalista, fascista.
Ma oggi non è l'anniversario di Piazza Fontana, oggi è l'anniversario di un altro delitto: quello di Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico fermato la notte successiva alla strage e portato nei locali della questura accusato, senza prove, di essere il complice di Pietro Valpreda - il ballerino - anche lui, non c'è bisogno di dirlo, accusato ingiustamente. In tutta Italia si grida all'attentato, la forca è pronta per gli anarchici accusati. Si doveva trovare alla svelta un colpevole e si ricorse al metodo più antico del mondo: accusare gli innocenti.
Il resto è storia, forse non quella che ci fanno passare come storia "di stato" o giudiziaria, ma sicuramente verità storica: Pino Pinelli restò tre giorni in questura e non vi uscì più vivo, se non con un volo da una finestra del quarto piano. Il processo fu una farsa, pieno di contraddizioni fra le versioni degli agenti presenti nella stanza e ricco di punti oscuri sui quali non si è mai voluto far luce per volontà "superiori": la presenza di Calabresi nell'ufficio, l'ambulanza chiamata prima del volo, la vicenda delle tre scarpe, il volo inanimato, la finestra spalancata in pieno dicembre, le ritrattazioni e il cambiamento continuo degli orari sono solo alcune delle questioni che non hanno mai trovato una verità giudiziaria, ma che hanno una verità storica inequivocabile. Senza contare l'assurdità del "malore attivo", inventandosi così una nuova fattispecie di reato (se preferite, una legge ad personam, una legge salva-stato) con la quale venne archiviato il caso ovviamente senza colpe e colpevoli.

dopo quarant'anni, ancora una volta siamo obbligati a ripetere queste parole:
Pinelli Assassinato. La Strage è di Stato. Gli Anarchici non Archiviano
Piazza Fontana, 36 anni di crimini del potere - dossier Ponte della Ghisolfa





Pinelli Piazza Fontana, la criminalità del potere - dossier A-Rivista Anarchica


Morte accidentale di un Anarchico - Commedia teatrale di Dario Fo





La ballata del Pinelli nella versione di Joe Fallisi

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