Considera l'aragosta, pubblicato nel 2005, è un composto eterogeneo di dieci saggi che trattano degli argomenti più svariati come la comicità di Kafka, la biografia della tennista Tracy Austin, il viaggio a fianco di un candidato alle primarie repubblicane, il festival dell'aragosta del Maine e gli oscar del cinema porno. Ma il fatto sconcertante non è tanto il fatto che DFW riesca a parlare di ognuno in maniera sciolta e spigliata, ma piuttosto che riesca con naturalezza a farti appassionare alla faccenda. Con la sua scrittura e la sua ironia pungente è capace di fare qualsiasi cosa, ti potrebbe "parlare" per "ore" di pesca alla mosca e resteresti comunque a bocca aperta. Ma non è solo uno scrittore fuori dal comune, è (era [sic!]) anche un acutissimo osservatore dell'America contemporanea, capace di farti osservare a fondo fra le pieghe dei comportamenti del Commentatore (vedi ad esempio l'ultimo saggio aragostiano, Commentatore, appunto) di turno le imbarazzanti verità e tutto ciò che il cinismo americano ha di meglio da offrire. E' un libro che si legge da solo, che ti fa rimanere incollato dalla curiosità e dalla comicità assoluta dell'autore; così come assoluta è la sua grandezza, riconosciuta già dalla sua prima pubblicazione, a livello mondiale.
«I vos. corisp. non trovano parole sufficienti per sottolineare quanto ciò [gli oscar del cinema porno] sia un'illusione. In realtà, com'è ovvio, l'aspettativa/paura/speranza inconscia è logica quanto lo sarebbe trovarsi con dei medici a un convegno e aspettarsi che alla minima provocazione tutti nella stanza si lanciassero in un'orgia di risonanze magnetiche ed epidurali.»
«Se ci aspettiamo solo che i geni-in-movimento siano anche geni-in-riflessione, allora il fatto che non lo siano non dovrebbe sembrare più crudele o più deludente della mascella di vetro di Kant o dell'incapacità di Eliot di colpire una palla curva.»
«E, se mettiamo, avete meno di trentacinque anni, ogni singolo presidente degli Stati Uniti con cui siete cresciuti è stato più o meno la stessa cosa: un piazzista di grande talento, circondato da abili e costosissimi strateghi politici e consulenti media e spin doctor che gestiscono la sua "campagna" e lo aiutano a venderci l'idea che è nel nostro interesse votare per lui. Ma il vero interesse che guidava tutte queste persone era il loro. Volevano, più di ogni altra cosa, Essere Presidenti, volevano il potere ottundente e il prestigio, l'immortalità storica. Glielo leggevi negli occhi.»
«Se ci aspettiamo solo che i geni-in-movimento siano anche geni-in-riflessione, allora il fatto che non lo siano non dovrebbe sembrare più crudele o più deludente della mascella di vetro di Kant o dell'incapacità di Eliot di colpire una palla curva.»
«E, se mettiamo, avete meno di trentacinque anni, ogni singolo presidente degli Stati Uniti con cui siete cresciuti è stato più o meno la stessa cosa: un piazzista di grande talento, circondato da abili e costosissimi strateghi politici e consulenti media e spin doctor che gestiscono la sua "campagna" e lo aiutano a venderci l'idea che è nel nostro interesse votare per lui. Ma il vero interesse che guidava tutte queste persone era il loro. Volevano, più di ogni altra cosa, Essere Presidenti, volevano il potere ottundente e il prestigio, l'immortalità storica. Glielo leggevi negli occhi.»
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