América Latina, Fútbol, Rock'n'Roll

26 marzo 2009

Marco Morgan Castoldi, Mauro Garofalo - In pArte Morgan

Morgan è senza dubbio uno dei personaggi ultimamente più chiacchierati, forse perchè è uno che divide: o lo ami o lo odi. Troppo commerciale per il mondo alternativo, artista anarchico e sregolato per il mainstream.
In pArte Morgan, più che un libro, è una lunga intervista a quattro mani scritta insieme a Mauro Garofalo nella quale, penso fortunatamente, non viene raccontata la sua vita, ma vengono piuttosto raccontati i personaggi che interpreta di volta in volta. Sì perchè, come pensavo, Morgan è un attore, una maschera del teatro buffo ottocentesco.
Nel libro, quindi, vengono raccontati il Morgan cantautore che passa da Bach ai Duran Duran passando dal post-punk, l'artigiano della musica cablatore, il politico che di sera discute di Bresci con anarchici milanesi, l'artista un po' futurista un po' pop, il personaggio televisivo, ma soprattutto il musicista appassionato con i suoi frequenti riferimenti a Battiato.
Non è un libro incensatorio né una denuncia e nemmeno una biografia. Non è niente di tutto questo, per fortuna. E' solamente una lunga chiacchierata notturna davanti ad una lattina di chinotto.
Dopotutto, quello che rimane dalla lettura di questo libro è la sensazione che ci abbia parlato delle sue passioni come noi l'avremmo fatto con lui. Che ci sia una sorta di feedback fra l'artista e il lettore e che soprattutto, nonostante il personaggio, Morgan sappia e conosca quello di cui sta parlando. E questa penso che alla fine sia l'unica cosa importante.

Groupie e fan del personaggio televisivo resteranno delusi dalla lettura, ma forse questa era una sua aspirazione.


«Credo che verrà fuori una pubblicazione in cui si parlerà di musica, matematica e letteratura, di politica e filosofia, delle lettere e del modo in cui si gioca al mondo. Tutto sarà mischiato, senza comparti separati.» 

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