L'assurdo è patente.
Il finalismo, base della filosofia naturale della religione cristiana, è respinto.
Il pessimismo impegna l'idea ebraica del peccato originale, mito universale perchè universale è il dolore dell'uomo, che si domanda: è la vita un bene?
Il peccato originale è il peccato dei sessi, creati distinti per unirsi. L'archetipo umano, nel mito ebraico delle origini umane, non è sessuale. La necessità naturale dell'origine e del perpetuarsi della specie mediante il coito, è in quel mito manifesta. Dio dà all'uomo il paradiso eterno, ma terrestre. Dio crea il sole e le stelle e gli animali bruti per l'uomo. Quindi lo fa l'uomo della terra. La Genesi è antropocentrica. Il pomo è cresciuto sul terreno di dio. Il serpente non può che essere Dio imbestialito. Se Dio è onnipotente, l'amplesso di Adamo e di Eva entra nella sfera del volere divino.
Se Dio è onnipotente, Adamo ed Eva sono liberi dal momento in cui i loro sessi si riconoscono e si uniscono.
Non è rivolta di angeli, ma la natura che si fa storia.
L'uomo prese possesso della terra, non scendendo dal cielo, bensì uscendo dall'Eden. Il mito scagiona Dio del male, dell'universale dolore. Il mito dice all'uomo: Tu potevi godere l'immobile felicità del primitivo, l'eterna età dell'oro e non hai voluto. Tu hai sofferto e soffrirai perchè ti sei fatto umano.
La Chiesa, quindi, benedirà la fecondazione e maledirà gli organi fecondatori. Benedirà la funzione e gli maledirà gli strumenti di questa.
Moltiplicatevi! - è il comandamento biblico, ma San Bernardo dirà: «L'uomo non è altro che uno sperma fetido».
Per secoli e secoli gli organi della generazione saranno detti ontosi. Specie quelli femminili, che pur sono seminascosti.»
Camillo Berneri, Il Peccato Originale, 1931
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