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05 maggio 2008

Fernando Pessoa - Il poeta è un fingitore

E' sostanzialmente una raccolta di duecento citazioni del poeta portoghese Pessoa scelte in assoluta libertà e senza un principale filo conduttore, ma questo non disperde nella lettura anzi crea nel lettore una sensazione di imprevedibilità per cui non si saprà mai ciò che si andrà a leggere subito dopo.
Libro, o meglio raccolta fantastica, non stanca e si lascia leggere con naturalezza. Voli pindarici e ricadute violente al suolo. Acuti femminili e bassi-toni mascolini per un poeta che insegna a raccogliere il bello i ciò che crediamo.
Sono da divorare una dopo l'altra senza sosta, fermandosi dopo ognuna, con uno sguardo al cielo (o al tetto - o al tettuccio) per cercare di farsele proprie. Per poi scoprire che in fondo in tutte c'è un po' di sé e tutte sono comprensibili ed incomprensibili, ma tutte sempre inspiegabili. Per questo motivo questo libro non può essere recensito, perchè deve lasciare spazio alle sue parole.
Tutte in ogni caso, in più intimo volo.

 

«Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente, con decenza e naturalezza»

«Un alito di musica o di sogno, qualcosa che faccia quasi sentire, qualcosa che non faccia pensare»

«Non l'amore, ma i suoi dintorni valgono la pena...»

«In ogni goccia di pioggia la vita fallita piange nella natura. C'è un po' della mia inquietitudine nel gocciolio, nelle raffiche attraverso le quali la tristezza della giornata si rovescia inutilmente sulla terra»
 

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