Il tema è quello citato bene dal sottotitolo: “perché la libertà non è un’invenzione dell’occidente”; oltre alla libertà, la Democrazia, sul quale concetto si sofferma spesso e volentieri l’autore, dandone una interpretazione molto ampia e rifiutando espressamente la validità del rapporto esclusivo democrazia-diritto politico al voto.
Sen ci regala un’analisi del perché il concetto democratico non è né un’invenzione, né un esclusiva del mondo occidentale: ricordandoci che le popolazioni arabe, medio-orientali e africane hanno contribuito, se non quanto gli occidentali, forse di più, alla definizione del concetto di libertà e Democrazia, che è stato ed è tuttora alla base delle moderne Liberaldemocrazie (siano esse viste come un punto d’arrivo o come un punto di partenza).
Democrazia vista come funzione costruttiva nella formazione dei valori, come partecipazione attiva alla formazione delle scelte, come comprensione e utilizzo positivo delle diversità, come non pretesa di universalità.
Da leggere per chi non si vuole arrendere alla concezione euro-centrica e americano-centrica della storia e della filosofia.
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